Arrivate nella Parrocchia di San Rocco alla fine del 2018, si sono messe a disposizione dei bisogni della Parrocchia. 
  • hanno iniziato il servizio della mensa e del dormitorio
  • assicurano una presenza nell’Ufficio Parrocchiale
  • fanno regolarmente visita ad anziani e ad ammalati portando loro il conforto di una parola amica densa di spiritualità e la forza dell’Eucaristia
  • accolgono e aiutano gli immigrati
  • sono presenti nella Catechesi di bambini, giovani, e adulti e nell’animazione liturgica
  • collaborano strettamente con il Parroco, anche nei campi-scuola estivi
  • danno il loro contributo di creatività e di promozione in tutte le numerose iniziative della Comunità parrocchiale
La comunità è attualmente composta da:
 
Teresa Lombardi csj
Piera Di Prima csj
Maria Giovanna Titone csj

Le suore di San Giuseppe fanno parte del grande movimento femminile delle religiose di vita apostolica che ebbe inizio con Angela Merici, Mary Ward, il primo progetto delle suore della Visitazione, le sorelle della Carità di San Vincenzo de Paoli, ed altre esperienze di questo tipo.
Nel XVII secolo in Francia, alcune donne desideravano di poter vivere la propria consacrazione al Signore tra la gente e non dietro le grate del chiostro claustrale, come prevedevano le norme e gli usi della Chiesa del tempo. Con il sostegno spirituale di un gesuita, padre Jean-Pierre Médaille, le prime donne si riunirono e supportarono in una vita completamente donate a Dio e agli altri, provando a rispondere ai bisogni del loro tempo, facendosi strumenti di unità e riconciliazione. Il 15 ottobre 1650 la Congregazione ricevette il riconoscimento ufficiale dal Vescovo di Le Puy, Monsignor de Maupas.
 
La nuova realtà delle Suore di San Giuseppe si diffuse rapidamente nel centro e nel sud della Francia. Durante la Rivoluzione francese più di cento cinquanta comunità vennero soppresse, le suore disperse o imprigionate, e cinque di loro andarono incontro al martirio della ghigliottina. Alla fine della Rivoluzione, si ricostituirono le comunità, e Lione divenne la Fondazione di origine della maggior parte delle Congregazioni di San Giuseppe nel mondo. Il 14 luglio 1808, dodici giovani donne indossarono l’abito religioso sotto la guida di Madre Saint Jean Fontbonne, una delle suore imprigionate durante la rivoluzione. Tra queste diodici giovani, Madre Saint John Marcoux che venne inviata in Savoia nel 1812. Fondatrice della Congregazione di Chambéry, a sua volta inviò delle suore a Saint Jean Maurienne, a Moûtiers in Savoia, a Torino ed a Pinerolo in Piemonte, dando così vita ad altri rami della fondazione delle Suore di San Giuseppe. Nel 1851 le suore della Savoia andarono in India per sostenere la missione delle suore di Annecy, a Carondelet negli Stati Uniti, e rafforzarono la loro presenza al centro della Francia. Furono le prime religiose cattoliche a arrivare in Scandinavia dopo la Riforma; si diffusero in Danimarca (1856), Svezia (1862), Norvegia (1865), e Islanda (1896). Nello stesso tempo, nacquero le missioni in Brasile (1858) in Russia (1863), dove le suore vennero espulse durante la Rivoluzione. Nel 1872, il ramo di Roma, fondato da Torino, si unì a Chambéry. L’espansione della Congregazione continuò nel XX secolo in Europa (Belgio, Svizzera, Germania, Irlanda, Galles e Repubblica Ceca), in Pakistan, in Madagascar, dove le Suore di San Giuseppe di Aosta hanno dato vita ad una missione, in Liberia, dove sono state costrette ad abbandonare la missione durante la Guerra civile, e in Bolivia. Dal 1946 la sede della Congregazione è a Roma. All’inizio di questo secolo sono nate le missioni in Tanzania e Mozambico. Negli ultimi trent’anni, anche gli associati laici hanno condiviso con noi la ricchezza della nostra spiritualità.
 
La Congregazione ha assunto una dimensione internazionale e ottenuto il riconoscimento di diritto pontificio.
L'evoluzione di questo Piccolo Disegno - come lo chiamava p. Médaille-, è ancora in corso, infatti, è proprio nel 2021 che il ramo di Pinerolo è tornato a fondersi con Chambéry, mostrando ancora la vitalità e l'attualità di questo carisma.
 
La Congregazione vive la spiritualità ignaziana, che si traduce nell'impegno di cercare e trovare Dio in tutte le cose, animate dallo Spirito di ricerca del magis ignaziano, con un'attenzione tutta giuseppina alla cura delle relazioni, alla crescita nella libertà interiore e alla ricerca della comunione con Dio e con il prossimo,  come mezzi per costruire il Regno di Dio e far sì che Tutti siano Uno!